L'Unione Europea ha detto si!

Finalmente giunge alle nostre orecchie una profetica verità che come un asfittico mantra ci é stato ripetuto per decenni sin da quando eravamo bambini, forse addirittura da secoli e secoli: ovvero che CARNI  ROSSE E VINI NON SONO CIBI DANNOSI. Ad affermarlo é niente di meno ché l’Unione Europea la quale toglie questi due preziosi alimenti dalla lista nera.

Le cantine enologiche, eccellenze del Made in Italy, invidiateci in tutto il mondo hanno scampato il pericolo ed infatti sono stati rimossi i vini dalla lista degli alimenti dannosi per la salute. Cosi come i vini anche gli allevamenti e la nostra tanto amata carne rossa!

Questo è sicuramente un grande risultato in Europa e nel Mondo intero, ma sicuramente è una notizia di gran lunga molto bella per il nostro paese che era stato messo alla gogna senza validi motivi e che finalmente ha ottenuto la giustizia che merita. La divulgazione scientifica, quella vera, quella fatta con l’analisi e con cognizione di causa ha difeso i nostri prodotti agroalimentari che da anni sono stati bersagliati da false fake news e tantissima disinformazione mediatica condotta che arrancava spiegazioni inutili condotti da studi altrettanto inutili. Vige finalmente la regola che il corretto equilibrio nutrizionale lo si raggiunga con la variazione degli alimenti.

Come si può leggere dall’articolo scritto di Giorgio Dell’orefice su il sole 24 ore, viene riportato che il vino e la carne hanno rischiato di essere addirittura estromessi dall’elenco dei prodotti che Bruxelles sostiene ogni anno con risorse destinate alla promozione sui mercati esteri. Tuttavia il pericolo fortunatamente è stato evitato, come annunciato dallo stesso ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che riporta un grande risultato in Europa. La commissione ha eliminato finalmente carne e vino dalla lista degli alimenti ritenuti dannosi per la salute: una notizia importantissima per tutta la nazione ed una vittoria che abbiamo ottenuto lottando con determinazione e difesa delle eccellenze italiane.

Ma non é finita qui, ora ci sono anche più risorse economiche per le indicazioni geografiche con altri 2 milioni di euro proprio come avevamo richiesto a gran voce. Tutto questo dimostra che il nostro nuovo approccio alla genuinità, alla cura del prodotto, all’amore per il territorio alla fine paga sempre, e che il cambio di passo del governo Meloni – si spera – porterà benefici a tutto il comparto agroalimentare dando risposte precise alle esigenze di imprenditori e consumatori ma soprattutto rispondendo alle esigenze che erano rimaste insoddisfatte ormai da troppo tempo. Si legge infatti nell’articolo che stavamo addirittura di uscirne pesantemente penalizzati con numerose perdite di operatori nel settore DOP e i GP per le quali le campagne promozionali rappresentano uno strumento vitale per creare nuove opportunità di mercato con un irreparabile notevole danno che si sarebbe ripercorso sull’immagine dell’Italia e sui suoi prodotti.

Fonte ‘il sole 24ore ‘