Oggi vogliamo trattare un annoso dilemma che da sempre affligge le tavole degli italiani: carni bianche e carni rosse. Cerchiamo insieme di fare chiarezza e scopriamo le differenze
Uno degli errori più comuni sicuramente è quello di inserire tra le carni bianche quella del maiale, del vitello e persino dell’agnello, ritenendo questi animali giovani. Questa accezione è assolutamente sbagliata in quanto la dicotomia fra bianca e rossa non dipende dall’età dell’animale. Precisiamo inoltre che scientificamente il colore rosso della carne è determinato dalla “mioglobina”, ovvero la proteina che trasporta l’ossigeno ai muscoli. Questa proteina è presente in maggior quantità negli animali che utilizzano molto i propri muscoli, quindi non é dovuta al ciclo di vita, bensí dalla quantità di ferro contenuta nel muscolo. Quindi, per riassumere, quanta più ce n’è , tanto più scura sarà la carne. Possiamo dire inoltre che, anche se la carne di vitello, di agnello o di maiale risulta bianca, in realtà ha tutte le caratteristiche di una carne rossa. Per quanto troppo spesso demonizzata dai luoghi comuni, la carne rossa è un’ottima fonte di proteine e di ferro necessari al corpo umano.
Ma come possiamo determinare la scelta di un pezzo di carne? Sicuramente il primo aspetto che deve appagare il consumatore è l’occhio umano, e quindi diremmo che: una carne rossa di colore acceso é sinonimo di carne buona e relativa provenienza.
Possiamo affermare tuttavia che, anche se una carne rossa di colore acceso potrebbe sembrare più attraente, e indicarci che la carne è buona, il colore non sempre ci fornisce la giusta informazione sulla qualità del prodotto che andremo ad acquistare o consumare. Infatti è del tutto naturale che i pigmenti che colorano la carne vadano incontro ad un processo chimico di ossidazione a contatto con l’ossigeno contenuto nell’aria, degenerando e prendendo una colorazione più scura, tendente al bruno.
Una carne rossa di buona qualità inoltre contiene necessariamente grasso di colore bianco e dalla consistenza compatta. Talvolta però, il colore giallognolo che si riscontra nelle venature della carne rossa è dovuto al tipo di alimentazione. Quindi per decidere quale tipo di carne rossa sia più genuina o buona non è affatto sicuro avvalersi solamente del criterio del colore!
Come già sottolineato più volte in precedenza nel nostro blog, vi suggeriamo sempre di non limitarvi ad una analisi visivo / olfattiva, ma di approfondire sempre e chiedere la provenienza del prodotto e l’allevamento di origine.
Come scegliere invece la Carne bianca?
Nella categoria più comune della carne bianca troviamo sicuramente il pollo, il tacchino ed il coniglio. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un alimento ricco di proteine nobili. Ricordiamo inoltre che questa tipologia di carne, nonostante sembri meno sanguinea, in realtà risulta anch’essa un ottima fonte di ferro. La carne bianca é anche più facilmente digeribile rispetto alla carne rossa, grazie proprio ad una minore presenza di tessuto connettivo. Ulteriore caratteristica importante delle carni bianche è il basso contenuto di grassi e soprattutto di colesterolo, motivo per il quale é spesso indicata nelle diete e nei regimi alimentari controllati.
La carne di pollo e di tacchino non ha bisogno di frollatura e se è vero che nel caso della carne rossa l’occhio inesperto può essere facilmente tratto in in inganno dal colore, nel caso del pollame questo non è così. La carne di pollo e la carne bianca di tacchino devono essere fresche, sane senza giustificazioni, punto e basta, perché non viene, e soprattutto non si può, effettuare nessun processo di frollatura.
Ovviamente, per bilanciare in maniera ottimale l’apporto nutrizionale ed energetico dato dalla carne, è importante bilanciare nella propria dieta il consumo di queste due tipologie di carni.
La bottega della Carne di Stefano Limuti